Da 20 anni è punto di riferimento per le donne della città con background migratorio ma non solo. Attraverso lo sportello lavoro ha permesso a molte donne di inserirsi nella società, con il progetto Tandem ha permesso loro di imparare l’italiano, i laboratori manuali sono da sempre occasioni di socialità e di scambio culturale. Casa di Ramìa ha festeggiato la data con una giornata di iniziative all’interno di Porta Vescovo, scelta non a caso come luogo di passaggio e di apertura per uno scambio importante di esperienze che arricchiscono la nostra città attraverso una crescita continua di coesione sociale ma anche di diverse culture. Casa di Ramìa. Aperto nell’ottobre del 2004 in via Mazza a Veronetta, il Centro Interculturale delle Donne Casa di Ramìa è nato dalla collaborazione con l’associazione Ishtar che ha partecipato alla programmazione e gestione delle attività nei primi anni di funzionamento. Nel corso del tempo sono entrate a far parte della vita della casa altre associazioni e gruppi come le associazioni Le Fate e Stella; molti gruppi hanno trovato e trovano nella Casa un luogo nel quale incontrarsi e sviluppare le proprie attività come l’associazione culturale Valicha (Perù), la Nigerian Women Association, la cooperativa Multivalori, i gruppi di danza Thapoda (Sri Lanka) Kajararè e Netranjali, nonchè un gruppo corale; inoltre, dalle esperienze di incontro tra le mura della Casa, alcuni gruppi si sono consolidati dando vita a vere proprie associazioni quali le Donne del Ghana, le Malve di Ucraina e Nissa. Casa di Ramìa offre alle nuove e vecchie abitanti e alle studentesse di Veronetta un luogo per uscire dall’isolamento e inventare attività da fare insieme. Abitata da donne italiane e da donne straniere, la Casa si propone come occasione per rendere più ricca e articolata la nostra visione della realtà e per costruire una nuova socialità. Le attività svolte nella casa sono molteplici: corsi di italiano (progetto Tandem) e di inglese, spazio ragazzi per il sostegno allo studio e la socializzazione, valorizzazione dei saperi tradizionali delle donne con laboratori artigianali (sartoria, cucina, stampa tessuti, prodotti di bellezza e per il benessere…), attività di narrazione e di lettura, canto corale, danze dei vari Paesi, cicli di film, percorsi di riconoscimento e soluzione dei conflitti e altre iniziative nate dal desiderio delle donne che via via arrivano. Lo Sportello Orientadonna , attivo nella Casa, offre consulenza individuale e promuove percorsi di orientamento al lavoro di gruppo per le donne migranti. Dall’esperienza con i gruppi di lavoro dei Saperi tradizionali femminili, è stato avviato un secondo centro nel quartiere di Borgo Roma, il GENERA LAB. Questo spazio, aperto inizialmente come co-working dedicato specificaente alle donne con un’attenzione particolare alla conciliazione vita-lavoro e l’integrazione tra diverse culture e professionalità, si allinea alle finalità di Casa di Ramia come luogo nel quale incontrarsi e sviluppare le proprie attività. Casa di Ramia e GenaraLab intendono approfondire il metodo elaborato in 20 anni di attività, documentarlo e diffonderlo. Questo percorso di ricerca-azione si avvale della collaborazione del Laboratorio Saperi Situati dell’Università di Verona .