In occasione della festa di Santa Lucia, Associazione Straverona, organizzatrice della Marcia del Giocattolo dell’8 dicembre, ha voluto annunciare la cifra che ha devoluto in beneficienza. Quest’anno, parallelamente alla Marcia del Giocattolo, è stato attuato il programma “Un mattoncino per Amatrice” che ha visto nel mattoncino di legno il simbolo della ricostruzione. Destinatari dei fondi raccolti sono i bambini aiutati dall’Associazione “Amatrice l’alba dei piccoli passi”, nata dalla volontà dei genitori di ricostruire il tessuto sociale e la routine quotidiana per i loro bimbi, aiutandoli a superare il trauma con specifici programmi terapeutici. Un passo importante per le famiglie di Amatrice è proprio quello di riprendere le abitudini quotidiane – come ha raccontato Claudia Quaranta, presidente dell’Associazione – e avere i mezzi per poter fare doposcuola e far giocare i bimbi, avere gli spazi, che purtroppo sono ancora difficili da individuare, dedicare ai bimbi le attenzioni che necessitano per essere per quanto possibile sereni. Associazione Straverona devolve all’associazione 10.000 € provenienti dalle iscrizioni e dalle donazioni libere del mattoncino (era infatti possibile iscriversi donando una parte del costo al progetto e anche donare un mattoncino senza correre) a cui si aggiungono una parte di fondi dell’Associazione Straverona stessa.
La città di Verona ha risposto con entusiasmo al programma di solidarietà “Un mattoncino per Amatrice” nella giornata di festa: tra gli oltre 5.000 podisti tante le famiglie e i genitori con passeggini, tante le persone che hanno semplicemente camminato per dimostrare la vicinanza della città e far sentire il calore dei veronesi a chi sta ancora vivendo momenti molto difficili. Dopo gli adulti anche i bimbi dai 3 ai 10 anni hanno corso per i loro coetanei creando così un ponte immaginario tra i bambini di Verona e quelli di Amatrice. La giornata di solidarietà ha visto la sua concretizzazione nel pomeriggio quando, in collegamento video con la presidente dell’Associazione, Claudia Quaranta, è stata scoperta la facciata dell’edificio costruito con i mattoncini. Ancora una volta un momento che unisce sport e solidarietà dimostrando il grande cuore dei veronesi.