In occasione dell’8 marzo di quest’anno, Confagricoltura Veneto vuole dedicare un pensiero alle donne dell’Ucraina, che stanno pagando un prezzo altissimo con famiglie separate e devastate dal conflitto.
“In questo 8 marzo riteniamo che non ci sia nulla da festeggiare – sottolinea Silvia Marchetti, direttore di Confagricoltura Veneto -, mentre assistiamo con tristezza alle immagini di distruzione e morte che arrivano da Kiev. La nostra solidarietà va alle donne ucraine, mamme e mogli degli uomini che stanno combattendo, che vivono con l’angoscia delle loro famiglie lontane e in pericolo. Tante di queste donne lavorano in Italia, anche in agricoltura e perciò stiamo toccando con mano il dramma e la disperazione di queste persone, che compiono grandi sacrifici per mandare i soldi ai propri cari e costruire una casa nel loro Paese. A queste donne e a tutte le donne che vivono nei punti caldi del pianeta, dove sono in atto guerre e conflitti etnici, vanno la nostra vicinanza e il nostro sostegno”.
Intanto Ha già raggiunto 1064 versamenti per un totale di 143.860 euro il conto corrente istituito dalla Regione Veneto per sostenere i profughi ucraini.
Ne ha dato notizia il Presidente Luca Zaia, oggi nel corso del punto stampa tenutosi a Marghera.
“Il grande cuore dei veneti ha cominciato a battere forte – ha detto con soddisfazione Zaia – e sono sicuro che versamenti e cifre continueranno a salire. A tal proposito faccio anche un appello a industriali e imprenditori perché aderiscano e facciano pervenire il loro contributo come fu, in grande stile, per l’emergenza Covid”.
Zaia ha anche riferito che “il numero verde della Protezione Civile regionale, 800990009, ha già ricevuto mille telefonate da parte di persone che, a vario titolo, hanno messo a disposizione 2.000 posti per accoglienza”.