Cosa si prova a lavorare nel territorio che si ama, si vive e si custodisce da sempre? Oggi rispondiamo con una parola, seguita da un numero: Vigna ‘800. È il nome dell’azienda agricola, sorta nel 2001 a Negrar, da una scommessa del proprietario, Gianfranco Elampini, che abbiamo intervistato. L’azienda è certificata biologica dal raccolto 2016, e adotta il metodo della semina del sovescio.
Il racconto della storia dell’azienda: quando è nata e per iniziativa di chi?
Vigna ‘800 nasce nel 2001, da una mia personale scommessa, quella di riuscire a produrre un vino eccellente, con le uve da me prodotte, nel rispetto della tradizione vitivinicola e dello stile che definisce l’identità della mia terra. Il nome “Vigna ‘800” deriva dalla data di costruzione dell’immobile, dove ha sede l’azienda agricola Vigna ‘800. Risale, infatti, al 1799, ed è stata da me acquistata nel 1997.
Cosa è possibile trovare nei vostri vini?
Il mio desiderio è quello di offrire al consumatore un’emozione degustativa che racchiuda l’identità del cuore della Valpolicella Classica, appunto espressa dai vigneti della valle di Negrar di Valpolicella, uno dei più ampi comuni della DOC classica. Voglio realizzare questo, ponendo una attenzione particolare e personale, nella ricerca del massimo rispetto ambientale e paesaggistico del territorio che amo, vivo e custodisco da sempre.
Qual è il vino maggiormente rappresentativo della vostra azienda?
Ritengo che tutti i miei vini rappresentino la mia filosofia di produzione, se così si può dire, il mio desiderio di custodia della tradizione e dell’identità, trasmessi da mio padre. Quello con cui, certamente, misuro di più questo mio desiderio è l’Amarone, il vino che è il risultato del massimo impegno ad ottenere una qualità unica e distintiva. La mia “firma”, insomma.
Quali sono gli elementi che vi contraddistinguono?
Prima di tutto, i caratteri dei vini della Valpolicella: freschezza e bevibilità per il nostri Garganega, “La Polda” Spumante e il Valpolicella Classico, per poi aumentare di ricchezza e carattere con il Corvina ed il Ripasso e, concludere, quindi, con una espressiva complessità, nell’Amarone, che noi proponiamo come riserva dopo cinque anni di invecchiamento ed il Recioto, che rimane l’ambizione massima, quale vino rappresentativo del sentimento di festa ed amicizia ricercato da secoli in Valpolicella.
Cosa vi augurate per il futuro?
Mi auguro di mantenere la mia identità e farla conoscere a chi ne possa apprezzare i frutti. Oltre a questo, desidero ricercare nuovi vigneti per ampliare questo proposito in armonia con richieste dei clienti e capacità produttive. Infine, vorrei sviluppare ulteriormente l’accoglienza in azienda, anche tramite la proposta gastronomica che possiamo offrire con la nostra Locanda ‘800.
Tre parole per descrivere la filosofia dell’azienda?
Qui mi ripeto, amore per la Valpolicella, custodia delle sue tradizioni produttive, trasmettere emozione attraverso i vini offerti.
Che ruolo ricopre Verona nella vostra attività?
È una città a grande attrattività turistica, e noi desideriamo essere una ulteriore importante fonte di esperienza emozionale, offrendola a chi la visita ed apprezza.
Siete presenti sui social? Su quali social? Che valore date a questo mezzo?
Sì, siamo presenti su Instagram e Facebook che per me rappresentano un amplificatore del messaggio aziendale ed invito a venirci a sperimentare direttamente.