PARCO DELLE MURA: PROGETTO PER IL REINSERIMENTO SOCIALE Firmata la collaborazione tra Carcere di Montorio, Legambiente e Amia che permetterà ai detenuti di curare le aree verdi. Un percorso di recupero e di risocializzazione

Legambiente Verona e la Casa Circondariale di Montorio unite per una collaborazione di carattere sociale per sperimentare modalità di reinserimento di alcune persone in detenzione presso il carcere di Verona. Questo il progetto che viene sottoscritto dalla Direttrice del carcere Maria Grazia Bregoli e dalla Presidente di Legambiente Verona Chiara Martinelli, attraverso una convezione che va a formalizzare una collaborazione già in essere da alcuni mesi tra le due realtà e che ha visto il coinvolgimento di una ventina di detenuti nella gestione del verde e nella valorizzazione del Parco delle Mura. Legambiente è impegnata da anni, in convenzione con Amia, nella gestione di alcune aree verdi del Parco delle Mura di Verona, in particolare dei bastioni di San Zeno, di San Bernardino e di Santo Spirito oltre al bastione di San Francesco in cui è impegnata in un lungo lavoro di recupero.

“La nostra associazione opera quotidianamente nell’opera di valorizzazione del Parco delle Mura avvalendosi del prezioso contributo di persone provenienti dal mondo del disagio sociale” – dichiara la presidente di Legambiente Chiara Martinelli – “queste collaborazioni oltre a valorizzare le persone in difficoltà e a creare le condizioni per un reinserimento sociale, sono utili per il territorio perché offrono un servizio per la collettività”.  Da circa 4 mesi è iniziata la collaborazione con Legambiente al fine  di promuovere iniziative sul territorio che stanno  coinvolgendo  alcuni detenuti in attività di volontariato con finalità di pubblica utilità . “Nel percorso di recupero dei detenuti  assume valenza  risocializzante la loro partecipazione ad iniziative utili per la società ma che nel contempo  alimentino la loro  volontà di riscatto individuale attraverso l’impegno civile” – dichiara la Direttrice dott.ssa Bregoli. “Si auspica che il progetto sostenuto da Legambiente  contribuisca ad  allentare i pregiudizi che sovente ruotano intorno al mondo penitenziario”.  Una prima sperimentazione della collaborazione tra Casa Circondariale, Legambiente e AMIA è avvenuta il 24 e il 25 settembre scorso in occasione della Campagna Puliamo il Mondo che ha visto 14 detenuti al lavoro con i volontari per la pulizia del vallo di san Francesco e dell’Adige. In altre occasioni, sempre grazie al lavoro dei volontari del carcere, si è provveduto alla pulizia dell’area del Boschetto nell’ambito del Parco dell’Adige Sud.

Da anni Legambiente Verona si occupa, in convenzione con il Tribunale di Verona, il Comune e l’Ulss della gestione di volontari provenienti da diverse realtà, tutti comunque accomunati da situazioni di difficoltà economica e sociale. In virtù di tali collaborazioni si è creata la base per iniziare a lavorare con il carcere. I volontari si occupano giornalmente, seguiti dai responsabili dei parchi, della pulizia e della manutenzione del verde.

Tali collaborazioni non sarebbero possibili senza il prezioso contributo di Amia Spa che da anni sostiene il lavoro di Legambiente e ne condivide la visione di inclusione sociale e il lavoro di valorizzazione del Parco delle Mura.