E venne il giorno in cui i mussi cominciarono davvero a volare. E’ il 3 giugno 2001, ultima di campionato, Chievo-Salernitana. Il giorno della festa. Bentegodi gremito, quasi tutti vestiti di giallo, come l’onda di Gigi Delneri che ha travolto il campionato.
“Quando sono arrivato io ne avevo parlato”ricorda Gigi Delneri. “Ma mi avevano preso per matto”. Il Chievo vola, il sogno è a un passo. La Salernitana non ha grandi obiettivi, c’è tutto per la festa. Segnano Ciro De Cesare e Lorenzo D’Anna, un “pazzo” simpatico e il grande “saggio” della difesa. Alla fine esplode la festa. Bella, totale, assoluta. Il Chievo è in serie A, Verona diventa la quinta città italiana col derby. Fantastico.
E Luca Campedelli è, probabilmente, il presidente più felice d’Italia. Lui che aveva promesso a papà di guidare il Chievo con mano sicura e senza follie. E per questo, assieme a Sartori, aveva fatto un passo alla volta, senza esagerare. La serie B, le salvezze, poi un po’ più in su, fino a quel pomeriggio, indimenticabile.
Ventun anni dopo, forse non è un caso, il nuovo Chievo muove i primi passi, verso il futuro. Non sa ancora dove potrà arrivare, ma è bello che questo accada esattamente ventun anni dopo. Buon viaggio.