10 settembre 1952: cinquantanove anni fa i cittadini italiani assistevano alla prima messa in onda del telegiornale. In quegli anni, come si legge sul sito del TG1, la RAI “sotto la direzione di Vittorio Veltroni, nei primi tre anni di vita (1954 – 1957), il telegiornale va in onda, in edizione unica, alle 20,45. In questo periodo l’organizzazione produttiva della Rai si avvale dell’esperienza radiofonica e degli altri modelli di comunicazione che hanno caratterizzato la vita informativa degli italiani fin dagli anni ’30”.
Non solo, la televisione italiana passò la palla della conduzione dalla figura dello speaker a del giornalista, infatti, i personaggi che hanno diretto il telegiornale italiano per diversi anni passarono dal pieno anonimato all’essere conosciuti dal pubblico per i loro articoli. Tra i diversi nomi che sono passati dalla conduzione dei telegiornali ci fu anche il celeberrimo Piero Angela.
Una svolta per “mamma Rai” si ebbe durante gli anni Sessanta, infatti, continua il sito della tv di stato “l’inizio delle trasmissioni del secondo canale, il 4 novembre 1961, segna una svolta nella storia del Telegiornale e sottolinea come in quegli anni si fosse sviluppata una maggiore attenzione ai temi dell’informazione. Un grande impulso al cambiamento, ancora, nel 1961, è data dall’introduzione di una nuova tecnologia televisiva: l’RVM – Registrazione Video Magnetica – più diffusamente chiamata “ampex”. L’RVM dava la possibilità di registrare qualsiasi avvenimento immediatamente su nastro magnetico, riducendo straordinariamente la distanza temporale tra l’evento stesso e la sua riproposizione elettronica all’interno del Telegiornale.
Il TG inizia ad assumere il carattere di attualità che sarà alla base del suo grande successo.”
In aggiunta, anche i diversi direttori della Rai portarono il loro modo di intendere l’informazione italiana, nel ‘61 infatti, quando fu “nominato direttore generale Ettore Bernabei, un dirigente che con il suo stile e le sue scelte ha fortemente caratterizzato, per anni, l’azienda; scelte non sempre condivise, ma concepite all’interno di un piano e di una prospettiva che hanno accresciuto la forza e il prestigio della RAI. Una delle prime decisioni di Bernabei è quella di nominare,nel settembre del 1961, in sostituzione di Leone Piccioni, come direttore del telegiornale Enzo Biagi, giovane giornalista già popolare nel mondo della carta stampata. L’esperienza però non soddisfò Biagi che si dimette nell’agosto del 1962.”
Un evento, quello della prima messa in onda del tg, che segnò il cambiamento di prospettiva per molti cittadini in un’epoca in cui non tutti gli italiani si potevano permettere di avere una televisione e per questo motivo si recavano presso bar e osterie per ascoltare i telegiornali e altri programmi.