251 anni fa il genio della musica si esibiva per la prima volta nella città scaligera
Il 5 gennaio è il giorno simbolo di un speciale connubio, quello tra Verona e uno dei più celebri musicisti di tutti i tempi, Wolfang Amadeus Mozart.
Nello stesso giorno, infatti, avvengono, ad un anno di distanza l’uno dall’altro, due eventi fondamentali. Uno è il primo concerto del musicista austriaco in territorio veronese. L’altro è la sua proclamazione a Maestro di Cappella.
DA SALISBURGO. Il 13 dicembre 1769, Wolfang, allora tredicenne, e suo padre Leopold partono da Salisburgo per il primo tour italiano del giovanissimo prodigio della musica. La città scaligera è tra le mete prescelte per il viaggio. Questo perché in quegl’anni è un polo estremamente importante per la musica, grazie alla sua Accademia Filarmonica.
Wolfang e Leopold si fermano lì più a lungo rispetto a qualunque altra destinazione del loro viaggio. Ci rimangono, infatti, per circa due settimane, dal 27 dicembre al 10 gennaio dell’anno successivo.
IL DEBUTTO. La prima esibizione veronese avviene il 5 gennaio 1770. Si tratta di un concerto pianistico. Il luogo scelto per l’evento è la Sala della Conversazione, l’attuale Sala Maffeiana, del Teatro dell’Accademia Filarmonica.
Diversi nobili e le principali personalità ecclesiastiche e cittadine di Verona hanno il privilegio di ammirare per la prima volta dal vivo le prodezze del musicista. L’evento ha un enorme successo. Ciò viene riportato anche in un entusiasta commento apparso alcuni giorni dopo sul quotidiano la Gazzetta di Mantova.
IL BIS. Wolfang, inoltre, tiene due giorni dopo un secondo concerto. Questa volta si cimenta con l’organo, presso la Chiesa di San Tomaso Cantuariense. In quel luogo si può ancora trovare una tangibile testimonianza del suo passaggio. In tale occasione, infatti, incide le sue iniziali, W.G.M. proprio sulla cassa dell’organo. Incisioni che sono chiaramente riconoscibili ancora oggi.
Il grande successo ottenuto dalle due performance dell’artista austriaco portano a quello che è il secondo evento collegato al 5 gennaio. Esattamente un anno dopo la sua prima esibizione la Filarmonica di Verona decide di omaggiare il ragazzino prodigio con un riconoscimento. Lo insigniscono del titolo onorifico di Maestro di Cappella.
L’ULTIMA VOLTA. Quello del 1770 non è l’unico viaggio che Wolfang fa a Verona. Ci ritorna diverse volte nel corso dei tre anni successivi. L’ultima è nel marzo del 1773.
Il connubio tra Verona e Mozart non si limita solo alla musica. In occasione sempre della sua prima visita presso la città scaligera, un artista locale riproduce in un dipinto le fattezze di Wolfang. Quest’opera è uno dei suoi pochi ritratti mai realizzati. A crearla è Saverio Dalla Rosa. Per portarla a termine sono necessarie più sedute. Tutte avvengono tra il 6 e l’8 gennaio del 1770.
Giorgia Silvestri