Il futuro dipende da ciò che facciamo oggi. E’ una delle frasi che gli studenti delle scuole veronesi hanno inciso sui davanzali delle finestre del monolocale costruito grazie al progetto “100+100”, l’ambizioso modello didattico, unico a livello nazionale, che propone un rapporto innovativo tra il mondo dell’istruzione e della formazione professionale, utilizzando inoltre efficacemente lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro. un percorso innovativo e sperimentale raccontato nel docufilm “Smettiamola di chiamarli sogni, è ora di chiamarli progetti” presentato oggi alla Camera di Commercio di Verona a testimonianza di come scuola e impresa hanno saputo rispondere alla responsabilità collettiva della formazione dei giovani, e cioè alla costruzione del futuro. Nato da un’idea di Ance Verona assieme all’Ente Bilaterale ESEV-CPT, patrocinato dalla regione Veneto e condiviso dall’ufficio scolastico territoriale di Verona e dal Dipartimento di Scienze umane dell’università di Verona, “100+100”, avviato a inizio Ottobre 2018, ha creato una vigorosa comunità di apprendimento interdisciplinare in edilizia dando forma, come emerge dal docufilm, a un’esperienza entusiasmante: 140 studenti, guidati da 10 docenti e formatori, si sono messi alla prova in un vero cantiere, ciascuno nell’area di formazione specifica, apprendendo i fondamenti di un’autentica “cultura di filiera”, imparando a parlare un linguaggio comune, a condividere conoscenze e competenze differenti lavorando in un team eterogeneo. Il mondo dell’edilizia, infatti, sta cambiando rapidamente: gli impianti e i metodi costruttivi evolvono in maniera esponenziale e richiedono operatori non solo altamente specializzati, ma anche capaci di una collaborazione fattiva e un dialogo continuo con tutte le altre figure del comparto. Per rispondere a questa esigenza a partire dal basso, dalla scuola e dalla formazione, sei tra Istituti scolastici ad indirizzo tecnico e Centri di formazione professionale si sono costituiti in rete, consentendo ai propri studenti di acquisire competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Si tratta, oltre ad ESEV-CPT, del Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP “San Zeno”, dell’ITS “Cangrande della Scala”, dell’ITT “San Zeno”, dell’IIS “Ferraris Fermi” e dell’ITIS “G. Marconi”. All’evento conclusivo organizzato nell’Auditorium della Camera di Commercio di Verona, hanno partecipato i coordinatori del progetto: Sara Agostini dirigente Scolastico ITS Cangrande; Luca Picotti, direttore ESEV CPT Verona; Francesco Zamboni, direttore CFP CNOS-FAP San Zeno Verona e Matteo Masconale, responsabile del coordinamento progettuale ed esecutivo ESEV CPT. Presenti anche tutti gli studenti protagonisti del progetto. Sono intervenuti inoltre il direttore USR Veneto Augusta Celada, il dirigente USP Verona Albino Barresi, il presidente di ANCE Verona Carlo Trestini, il Segretario di Formaveneto Giancarlo Vincenzi, il rappresentante delle Organizzazioni Sindacali di categoria che hanno appoggiato il progetto, Giuseppe Amato.